Per riconoscere il pesce fresco ci sono poche regole....eccole...
Sono una sostenitrice del pesce fresco; le pietanze cucinate con la “freschezza addosso” hanno tutto un altro sapore .
Non dico di disdegnare il surgelato in modo aprioristico, ma se si ha la possibilità di avere del pesce fresco, credetemi, è tutto un altro mangiare….
Riconoscere il pescato “fresco” , non è difficile; basta utilizzare i nostri sensi : l’olfatto, la vista e il tatto.
L’olfatto: il primo approccio è olfattivo; dovrebbe restituire un profumo di mare, non un fortore di ammoniaca .
La vista: osservare con attenzione l’occhio che deve presentarsi lucido, con la cornea limpida e trasparente . Non devono essere assolutamente presenti affossamenti .
Le squame devono essere rigorosamente argentee, di colore metallico.
Le branchie (fossero chiuse, chiedete al pescivendolo di aprirvele !) devono avere un bel colore rosso e non marrone o asciutte.
Sul corpo ci può essere un po’ di muco.
Il tatto: il pesce deve risultare sodo ed elastico; con l’indice provate a schiacciare l’addome o il dorso; se dopo aver tolto il dito rimane l’affossamento significa che non è fresco.
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1 commento:
Grazie delle preziose informazoni!
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